L’omelia dell’Abate Presidente nella Solennità della Immacolata Concezione della b.v. Maria

Nella Solennità di quest’anno, la Santa Messa in Abbazia è stata celebrata dall’Abate Presidente Ignasi M. Fossas i Colet. Di seguito il testo dell’omelia:

Carissimo Padre Abate Luca, Carissimi fratelli e sorelle, monaci e monache carissimi, anche fratelli tutti nella fede in Cristo, è per me un segno di fraternità e di benevolenza del Signore il fatto di poter presiedere oggi questa Solennità dell’Immacolata Concezione a Montecassino, sulla tomba di San Benedetto e di Santa Scolastica, per me Abate presidente appena eletto tre mesi fa che si trova nel suo noviziato di questo compito, di questo servizio alla Congregazione. Volevo soltanto sottolineare in questa omelia due aspetti fondamentali della solennità di oggi. Il primo aspetto è il ruolo centrale della Madonna come prima, prima tra i credenti. Il nucleo è il centro della nostra fede e la persona viva di Gesù Cristo e la Chiesa ha voluto già dagli inizi porre come modello, come esempio, come madre di tutti i credenti, la Madonna. Lungo i secoli, la figura femminile di Maria ha preceduto sempre la comunità cristiana. 170 anni fa il Papa proclamava il dogma dell’Immacolata Concezione in un momento storico nel quale cominciavano e scoppiavano le rivoluzioni sociali e la società occidentale scopriva o riscopriva il ruolo della donna la Chiesa ha voluto segnalare la figura di Maria ha voluto significare questa donna. Non ci dobbiamo lasciare trascinare troppo facilmente dagli slogan, dalle notizie, dei media che presentano la Chiesa come nemica delle donne. Non è vero, Non è mica vero. La Chiesa ci propone a tutti, a tutti, maschi e femmine, la Madonna come modello, come massimo esempio, come compimento perfetto del discepolo di Cristo, come colui che ha colto pienamente la grazia e ha risposto con la sua accettazione, con la sua volontà. L’altro aspetto che volevo sottolineare ci viene dato dal testo del prefazio che canterò prima della preghiera eucaristica. Nel prefazio dice Tu hai preservato la Beata Maria Vergine di ogni macchia di peccato originale, per fare di lei colma di grazia, la degna madre del tuo figlio, e segnare l’inizio della Chiesa, Sposa di Cristo, senza macchia, senza ruga, splendente di bellezza. Maria, dice il prefazio è l’inizio della Chiesa, sposa di Cristo, senza macchia, senza ruga, splendente di bellezza. Oggi è anche la seconda domenica di Avvento e l’intro della Messa, il canto di ingresso della seconda domenica comincia con le parole Populus Sion, popolo di Sion, il nuovo popolo di Israele e la Chiesa e Maria è sempre stata considerata dalla Chiesa, dai cristiani e dalla comunità come icona della Chiesa, icona del nuovo Israele, icona del popolo di Dio. Cosa significa quali sono le conseguenze che possiamo trarre del fatto che Maria la Madonna sia segno dell’inizio della Chiesa, sia splendente di bellezza. Prima di tutto questo ci ricorda la dimensione comunitaria dell’essere umano. Noi, per il fatto di essere persone, siamo sociali, abbiamo una dimensione personale unica, che si costruisce nel rapporto con gli altri e nel rapporto con Dio. Non siamo quindi da soli. La dimensione comunitaria della fede cristiana, ereditata dalla dimensione comunitaria del popolo di Israele o della fede d’Israele, è un’alternativa all’individualismo del nostro tempo. E quindi è una consolazione per tutti noi. Mi diceva un mio amico prete che abita in Finlandia che una delle cose che attira di più i finlandesi non cristiani è la vita familiare dei cattolici e dei cristiani in genere, ma soprattutto dei cattolici e degli ortodossi. La vita  nella comunità familiare nel primo circolo della Chiesa domestica. Questa dimensione comunitaria è una delle testimonianze più chiare che possiamo rendere alla nostra società. In terzo luogo, l’importanza della personalità corporativa non siamo noi da soli a salvarci. Certo che Dio ci chiede la nostra accettazione personale, ma ci salviamo insieme con gli altri, insieme con il nuovo popolo di Israele e Maria, insieme agli apostoli, a tutti i credenti è l’immagine. Finalmente Maria è anche testimone del disegno buono, perfetto, pieno di bellezza, come dice il prefazio, splendente di bellezza e di amore di Dio. Maria è l’immagine perfetta dell’essere umano, voluto e pensato da Dio, da tutta l’Eternità, questo disegno di Dio, questo sogno di Dio, potremmo dire, questa realtà che Dio ha voluto plasmare nella Madonna poi l’umanità l’ha rovinato col peccato originale. Questo difetto che tutti abbiamo dall’inizio che ci fa fare quello che non vorremmo fare e che ci impedisce di fare quello che vorremmo fare, il bene che vorremmo fare. Questo peccato originale di cui è stata risparmiata la Madonna è quello che oggi celebriamo è stato il frutto della redenzione di Cristo. Questa salvezza del peccato originale ci viene dal mistero pasquale di Nostro Signore Gesù Cristo. Quindi, la Chiesa ci ricorda che siamo dei redenti.siamo stati salvati da questo difetto originale per la croce, la risurrezione, l’ascensione di Cristo e il dono dello Spirito Santo. Siamo dei redenti, ma non siamo degli innocenti. Questo bisogna tenerlo sempre presente., non siamo innocenti. Abbiamo un difetto originale. Abbiamo una tendenza originale al peccato dalla quale siamo salvati se accettiamo la grazia di Cristo, ma ne dobbiamo tener conto sempre di questo per non illuderci, siamo dei redenti, non siamo degli innocenti, l’unica creatura innocente dall’inizio è Maria e per questo Lei ci precede e ci accompagna nella Chiesa. Ci viene da pensare va bene, ma questo disegno così bello come è possibile applicarlo nella vita di ogni giorno? Potremmo fare applicare a noi le parole della Madonna che abbiamo sentito nel Vangelo, indirizzate all’angelo Come avverrà tutto questo in me? E qui mettiamo il nostro nome. Ognuno può mettere il suo nome con tutte le caratteristiche, le gioie, le pene, le difficoltà della propria vita. Come avverrà questo? Come posso riuscire a essere discepolo di Cristo, a lasciarmi trascinare dalla forza di Cristo e risplendere di bellezza con tutta la Chiesa? E ascoltiamo anche indirizzata a noi la risposta dell’angelo. Lo Spirito Santo verrà su di te e lo farà possibile. Amen.

 

Foto : Zeroproduction