Accesa nella Cattedrale di Lisbona la Fiaccola benedettina pro pace et Europa una

Accesa anche nella Cattedrale di Lisbona la Fiaccola benedettina pro pace et Europa una 

Ultima tappa a Lisbona per le delegazioni di Norcia, Subiaco e Cassino al seguito della Fiaccola benedettina pro pace et Europa una in Portogallo.

La Celebrazione eucaristica di questa mattina, 5 marzo, è stata presieduta dal Vescovo ausiliare Mons Augusto de Silva Mendes e concelebrata dal Rev.mo Abate di San Paolo fuori le mura e Aministratore Apostolico di Montecassino, dom Donato Ogliari, con i sacerdoti e monaci delle tre città gemellate nel nome di San Benedetto,

Una Cattedrale gremita per la messa domenicale, ha accolto con gioia e curiosità la Fiaccola scortata dai tedofori del CUS Cassino, dai podisti dei Marciatori Simbruini e di Norcia Run 2017.

S.E.Mons. Augusto de Silva Mendes ha evidenziato l’importanza del viaggio della Fiaccola e del messaggio che senza sosta porta ogni anno in una diversa capitale Europea rivolgendo un saluto agli ospiti italiani:

“Signor Abate di San Paolo fuori le mura e Amministratore Apostolico dell’Abbazia di Montecassino, monsignor Donato Ogliari e Sacerdoti concelebranti;

Signore Ambasciatore d’Italia e altre autorità e membri del gruppo che accompagna “La Fiaccola pro Pace et Europa una”- che il Papa, San Paolo VI, affidò nel 1964 all’Ordine benedettino nel momento della proclamazione di San Benedetto Patrono principale d’Europa- che pellegrina nelle capitali europee.

Siamo molto felici e onorati di accoglierla nella nostra città di Lisbona, che si prepara ad accogliere i giovani di tutto il mondo per la Giornata Mondiale della Gioventù, e desideriamo sia un segno di pace e speranza per il mondo.

Chiediamo al Signore di aiutare i popoli d’Europa a riscoprire le loro radici cristiane e un rinnovato impegno nell’evangelizzazione, nell’annuncio di Gesù Cristo.

Ringraziamo Dio per questo segno che ci arriva oggi, la ‘Fiaccola pro Pace et Europa una’, che da alcuni anni raggiunge le capitali d’Europa dal Monastero benedettino di Norcia.

Questa ‘Fiaccola’ fu consegnata nel 1964 da papa San Paolo VI all’Abbazia di Montecassino in occasione della sua ricostruzione, dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale e, da allora, è in pellegrinaggio per diverse capitali europee ed è oggi a Lisbona, con un forte messaggio di pace e speranza per i giovani che si raduneranno qui il prossimo agosto per la Giornata Mondiale della Gioventù. 

La ricerca della pace e dell’unità dell’Europa risale alla fine del Medioevo, e tuttavia è diventata imperativa, perché la guerra è ricomparsa nel cuore della Europa, in Ucraina. 

Non possiamo rinunciare a pregare e lavorare per la pace, ispirandoci al Vangelo e all’esempio di San Benedetto, alla sua spiritualità, e all’esempio del suo impegno personale e sociale nella ricostruzione dell’Europa e nell’impegno per la pace.

Che lui – che, “in un tempo con la luce della civiltà cristiana è riuscito a dissipare le tenebre e ad irradiare dalla pace”, continui a illuminarci, e a illuminare i giovani, affinché, nella nostra vita quotidiana possiamo essere “artigiani” di pace.”

Al termine della Celebrazione l’Abate Donato ha rivolto a sua volta  un saluto di ringraziamento in portoghese al Vescovo ausiliare Augusto de Silva Mendes e un pensiero a margine della Celebrazione eucaristica:

CATTEDRALE DI LISBONA
Celebrazione eucaristica
5 Marzo 2023

Desidero ringraziare cordialmente Sua Eccellenza Joaquim Augusto da Silva Mendes, Vescovo Ausiliare di Lisbona, che ci ha accolti in questa cattedrale a nome di Sua Eminenza il Cardinale Manuel José Macário do Nascimento Clemente. Un sentito ringraziamento va anche a tutti i fedeli che partecipano a questa celebrazione eucaristica.
Come Amministratore Apostolico di Montecassino, desidero aggiungere qualche parola al messaggio di pace e di unità della “Fiaccola benedettina pro pace et Europa una” che è stato letto all’inizio di questa S. Messa.
Certamente, ciascuno di noi anela alla pace e all’unità, a partire dalle relazioni che intrecciamo quotidianamente all’interno dei nostri contesti di vita, nella famiglia e nella società. Come credenti, tuttavia, siamo consapevoli che i nostri soli sforzi non sono sufficienti se non sono saldamente radicati in Dio, fonte della vera pace e dell’unità perfetta.
Anche San Benedetto, nella sua Regola, ci ha insegnato che il nostro cuore si apre ai doni della pace e dell’unità solo quando diamo spazio a Dio nella nostra esistenza e quando stabiliamo con Lui una relazione profonda e vitale che ispira i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni, e ci trasforma in artigiani di pace e in testimoni credibili del suo amore.
A partire da questo presupposto, san Benedetto ha fondato comunità monastiche nelle quali il volto di Dio potesse essere cercato, riconosciuto ed amato nel volto di ogni fratello e sorella. Questa sua visione – imbevuta di Vangelo e di umanesimo cristiano ed evangelico – ha contribuito ad edificare la nostra civiltà europea sul rispetto dovuto ad ogni essere umano, sulla solidarietà e sulla condivisione. In tal modo ha additato nella fratellanza universale la via per edificare una società più giusta, inclusiva, pacifica, dove il dialogo è anteposto a ogni forma di chiusura, e dove le divisioni alimentate dalle diffidenze o dall’odio cedono il posto a ciò che unisce.
Carissimi amici, inseguiamo tenacemente questo sogno e preghiamo il Signore perché ci aiuti a trasformarlo in realtà. Ora più che mai la nostra Europa, insanguinata da un’altra guerra che si sta consumando entro i suoi confini, in Ucraina, ha bisogno di uomini e donne che siano portatori di pace e promotori di unità.
Interceda per noi san Benedetto, Patrono principale d’Europa.

Arderà anche nella Cattedrale di Lisbona la fiamma della Fiaccola benedettina pro pace et Europa una grazie alla lampada lasciata in dono dalle tre città benedettine di Norcia, Subiaco e Cassino.

Ultima tappa del viaggio domani nel monastero di Singeverga a Braga.

Servizio fotografico di Roberto Mastronardi