Portali e frammenti della Basilica
I resti del pavimento della Basilica di Montecassino furono realizzati nell’anno 1070 sotto l’abate Desiderio. I frammenti testimoniano la grande ricchezza dei marmi e la varietà dei motivi applicati.
Da Alessandria d’Egitto provengono invece i due veltri in mosaico a scacchiera su una lastra di marmo e posti in origine presso l’altare maggiore quasi a guardia sulla tomba di S. Benedetto realizzati a Costantinopoli. Nel Museo sono conservati anche dei frammenti decorati con motivi animali, uno scolpito e l’altro a mosaico, sempre del periodo desideriano.
Proseguendo la visita si incontrano i reperti del periodo medievale tra cui, fissai al muro, i monumentali stipiti della porte principali della Basilica ricostruita dall’abate Desiderio tra il 1066 e il 1071.
I leoni stilofori introducono il visitatore nella sala: essi sono in pietra, del XII sec. e, per tradizione, venivano usati all’entrata della chiese come simbolo di forza e fede.
Portali e frammenti della Basilica
I resti del pavimento della Basilica di Montecassino furono realizzati nell’anno 1070 sotto l’abate Desiderio. I frammenti testimoniano la grande ricchezza dei marmi e la varietà dei motivi applicati.
Da Alessandria d’Egitto provengono invece i due veltri in mosaico a scacchiera su una lastra di marmo e posti in origine presso l’altare maggiore quasi a guardia sulla tomba di S. Benedetto realizzati a Costantinopoli. Nel Museo sono conservati anche dei frammenti decorati con motivi animali, uno scolpito e l’altro a mosaico, sempre del periodo desideriano.
Proseguendo la visita si incontrano i reperti del periodo medievale tra cui, fissai al muro, i monumentali stipiti della porte principali della Basilica ricostruita dall’abate Desiderio tra il 1066 e il 1071.
I leoni stilofori introducono il visitatore nella sala: essi sono in pietra, del XII sec. e, per tradizione, venivano usati all’entrata della chiese come simbolo di forza e fede.