La Cattedrale ricostruita
La grande cattedrale che si innalza fieramente nella parte più alta dell’abbazia di Montecassino ha avuto una storia piuttosto difficile essendo stata testimone di secoli di guerre e anche di un terremoto devastante nel 14°secolo. Montecassino fu lasciato nella rovina più totale dopo il bombardamento alleato del 1944 e la sua cattedrale non fece eccezione. La cattedrale che oggi possiamo ammirare è la versione restaurata di quella del 17°/18° secolo disegnata da Cosimo Fanzago. Essa è un capolavoro di intricati intarsi marmorei, soffitti a volta affrescati, pavimenti dagli disegnati elaborati disegni, mosaici e lavorazioni in legno incise in modo magistrale. Il progetto di ricostruzione mirò ad utilizzare gli elementi sopravvissuti dopo il bombardamento. Le parti originali che sopravvissero e che oggi si possono vedere incorporate nella cattedrale sono:
Marmi – Molto del marmo utilizzato per la pavimentazione e per le tarsie delle pareti dell’attuale cattedrale fu riutilizzato dalla cattedrale del 17°/18° secolo. Nel Museo di Montecassino si possono vedere anche alcune sezioni della pavimentazione della cattedrale dell’11° secolo.
Affreschi – La grande maggioranza degli splendidi affreschi della cattedrale andarono perduti durante il bombardamento e sono stati parzialmente sostituiti da affreschi nuovi fatti da artisti dell’epoca moderna come Pietro Annigoni. Comunque sopravvissero alcuni angeli affrescati del 16° secolo, di Severo Ierace, ed oggi possono oggi esser ammirati sulla parete il presbiterio.
L’Altare Maggiore e l’Urna di Bronzo – L’Altare Maggiore fu danneggiato dal bombardamento ma fu interamente restaurato usando la maggior parte delle sue decorazioni e materiali originari. Rimase indenne anche l’urna di bronzo nel sepolcro contenente i resti di San Benedetto e di sua sorella Santa Scolastica. Un proiettile d’artiglieria contraerea fu ritrovato, miracolosamente inesploso, tra i gradini dell’altare.
Dipinti – Rimase intatto un dipinto su rame dell’artista Giuseppe Cesari risalente al 17° secolo raffigurante S. Benedetto e Santa Scolastica. Esso ora si trova nello stesso luogo in cui era prima presso l’Altare Maggiore indicando il loro luogo di riposo. Rimase sorprendentemente indenne alla distruzione del 1944 anche un altro dipinto eseguito da Paolo de Matteis nel 18° secolo. Ancora oggi si trova sopra l’altare nella Cappella dedicata alla Madonna dell’Assunzione.
Porta di Bronzo dell’11° secolo – All’ingresso della cattedrale ci sono tre porte di bronzo. Quella centrale è originale, eseguita a Costantinopoli durante la costruzione della chiesa voluta dall’abate Desiderio nel 1066. Le altre due furono realizzate nel 1954 durante la ricostruzione e furono lasciate a Montecassino come dono da parte del Presidente della Repubblica Italiana, Luigi Einaudi.
Coro – Sopravvisse al bombardamento in modo parziale anche l’area del coro, una lavorazione in legno intagliato risalente al 18° secolo opera della famiglia romana Colicci. Realizzato in legno di noce, fu perfettamente restaurato grazie ad artisti estremamente abili e scrupolosi.
Tabernacolo di Nicola Salvi – Il tabernacolo eseguito nel 18° secolo dall’architetto Nicola Salvi, famoso soprattutto per aver progettato la Fontana di Trevi a Roma, sopravvisse alla distruzione e può esser ammirato oggi nella Cappella del Santissimo Sacramento.
La Tomba di Piero de’ Medici – L’impressionante tomba in marmo di Piero de’ Medici risalente al 16° secolo può essere ammirata intatta nel presbiterio.
La Cripta – Molte delle zone della Cripta posta nella parte sottostante della Cattedrale sopravvissero al bombardamento, incluse le Cappelle di S. Mauro e S. Placido così come gli inestimabili mosaici.
La Cattedrale ricostruita
La grande cattedrale che si innalza fieramente nella parte più alta dell’abbazia di Montecassino ha avuto una storia piuttosto difficile essendo stata testimone di secoli di guerre e anche di un terremoto devastante nel 14°secolo. Montecassino fu lasciato nella rovina più totale dopo il bombardamento alleato del 1944 e la sua cattedrale non fece eccezione. La cattedrale che oggi possiamo ammirare è la versione restaurata di quella del 17°/18° secolo disegnata da Cosimo Fanzago. Essa è un capolavoro di intricati intarsi marmorei, soffitti a volta affrescati, pavimenti dagli disegnati elaborati disegni, mosaici e lavorazioni in legno incise in modo magistrale. Il progetto di ricostruzione mirò ad utilizzare gli elementi sopravvissuti dopo il bombardamento. Le parti originali che sopravvissero e che oggi si possono vedere incorporate nella cattedrale sono:
Marmi – Molto del marmo utilizzato per la pavimentazione e per le tarsie delle pareti dell’attuale cattedrale fu riutilizzato dalla cattedrale del 17°/18° secolo. Nel Museo di Montecassino si possono vedere anche alcune sezioni della pavimentazione della cattedrale dell’11° secolo.
Affreschi – La grande maggioranza degli splendidi affreschi della cattedrale andarono perduti durante il bombardamento e sono stati parzialmente sostituiti da affreschi nuovi fatti da artisti dell’epoca moderna come Pietro Annigoni. Comunque sopravvissero alcuni angeli affrescati del 16° secolo, di Severo Ierace, ed oggi possono oggi esser ammirati sulla parete il presbiterio.
L’Altare Maggiore e l’Urna di Bronzo – L’Altare Maggiore fu danneggiato dal bombardamento ma fu interamente restaurato usando la maggior parte delle sue decorazioni e materiali originari. Rimase indenne anche l’urna di bronzo nel sepolcro contenente i resti di San Benedetto e di sua sorella Santa Scolastica. Un proiettile d’artiglieria contraerea fu ritrovato, miracolosamente inesploso, tra i gradini dell’altare.
Dipinti – Rimase intatto un dipinto su rame dell’artista Giuseppe Cesari risalente al 17° secolo raffigurante S. Benedetto e Santa Scolastica. Esso ora si trova nello stesso luogo in cui era prima presso l’Altare Maggiore indicando il loro luogo di riposo. Rimase sorprendentemente indenne alla distruzione del 1944 anche un altro dipinto eseguito da Paolo de Matteis nel 18° secolo. Ancora oggi si trova sopra l’altare nella Cappella dedicata alla Madonna dell’Assunzione.
Porta di Bronzo dell’11° secolo – All’ingresso della cattedrale ci sono tre porte di bronzo. Quella centrale è originale, eseguita a Costantinopoli durante la costruzione della chiesa voluta dall’abate Desiderio nel 1066. Le altre due furono realizzate nel 1954 durante la ricostruzione e furono lasciate a Montecassino come dono da parte del Presidente della Repubblica Italiana, Luigi Einaudi.
Coro – Sopravvisse al bombardamento in modo parziale anche l’area del coro, una lavorazione in legno intagliato risalente al 18° secolo opera della famiglia romana Colicci. Realizzato in legno di noce, fu perfettamente restaurato grazie ad artisti estremamente abili e scrupolosi.
Tabernacolo di Nicola Salvi – Il tabernacolo eseguito nel 18° secolo dall’architetto Nicola Salvi, famoso soprattutto per aver progettato la Fontana di Trevi a Roma, sopravvisse alla distruzione e può esser ammirato oggi nella Cappella del Santissimo Sacramento.
La Tomba di Piero de’ Medici – L’impressionante tomba in marmo di Piero de’ Medici risalente al 16° secolo può essere ammirata intatta nel presbiterio.
La Cripta – Molte delle zone della Cripta posta nella parte sottostante della Cattedrale sopravvissero al bombardamento, incluse le Cappelle di S. Mauro e S. Placido così come gli inestimabili mosaici.