Domenica 4 Agosto: Visita guidata al Tesoro dell’Abbazia di Montecassino
Il percorso all’interno del Museo di Montecassino si snoda attraverso numerose stanze che ripercorrono tutte le tappe della storia dell’Abbazia. Visitarlo dunque, permette ai turisti di ammirare non solo i reperti della sezione archeologica, ma anche i frammenti del complesso medioevale riemersi dopo il bombardamento, i manoscritti, gli stampati conservati nell’archivio e la collezione di oggetti, dipinti e statue donate alla comunità monastica nel corso degli anni.
Negli ultimi mesi, nell’ambito dell’iniziativa Domenica al Museo, è stato possibile usufruire del servizio guida che, di mese in mese, ha accompagnato i visitatori alla scoperta delle varie sezioni museali. Dopo gli appuntamenti sulle miniature e sui bozzetti, Domenica 4 Agosto, sarà la volta dei paramenti liturgici e degli oggetti sacri.
Il paramento liturgico è l’abbigliamento utilizzato dai sacerdoti durante le celebrazioni religiose: nella sezione del Museo a loro dedicata, sono conservati numerosi corredi fatti di tessuti preziosi che costituiscono solo una piccola parte della collezione abbaziale. Nel corso dei secoli infatti, ci sono state alcune donazioni da parte di diverse famiglie. A tal proposito, vale la pena nominare le pianete, vale a dire il paramento sacro a forma di ovale allungato indossata sopra al camice: nella prima vetrina ci sono quella donata dalla famiglia Vangelli nel XV secolo e quella donata per testamento dalla nobildonna Isabella Castriota nel 1545. Nella sala principale, è presente anche una pianeta in velluto blu, recante l’immagine dell’Annunciazione e del Santo di Norcia.
Proseguendo, si passa alla sezione del tesoro, dove sono presenti una serie di suppellettili sacre di varia provenienza e recanti nome dell’autore e sigla, garanzia della regolarità della produzione. Qui sono molti interessanti le croci: ce n’è una in ambra risalente al XVI secolo e ce ne sono alcune di cristallo, in particolare ce n’è una dono di Isabella Castriota ed un’altra ricoperta di lapislazzuli. Le croci però, sono solo la punta di diamante di una serie di reliquiari, cofanetti, pissidi ed acquasantiere che permetteranno ad i visitatori di scoprire quanta bellezza si celi nella storia millenaria del monastero più antico d’Italia.